iDO FAMILY
27 aprile 2018
SCRITTO DA: The Pozzolis Family
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cerimonia
, spiderman
Il Matrimonio degli amici!
Diciamoci la verità: quando i tuoi amici annunciano che si sposeranno e ti invitano al loro matrimonio, dopo un impulsivo, primordiale entusiasmo, in noi si fa spazio l’angoscia .
Va bene la felicità di vedere i tuoi amici innamorati che pronunceranno, per la prima volta, “Sì, lo voglio”, senza riferirsi all’aumento in busta paga, va bene la gioia di partecipare alla festa perché è l’occasione perfetta per constatare che tra i tuoi compagni di liceo, sei quello invecchiato meglio, va bene prendersi due giorni di pausa rifugiandosi in uno splendido agriturismo a 4 stalle… ma quello che ci manda in tilt, è che partecipare ad un matrimonio, vuol dire prima di tutto una sola cosa: vestirsi da cerimonia.
Purtroppo, non facendo parte della tribù di Asmat in Nuova Guinea, dove basterebbero delle piume colorate in testa e un gonnellino fatto di paglia, dovremo essere eleganti per davvero.
Se scegliere i vestiti per me e Alice è abbastanza semplice, (spogli due manichini nello store sottocasa, indossi un accessorio che risalti la tua personalità, e il gioco è fatto) andare a spiegare a un bimbo di 3 anni il concetto di outfit è un po’ più complicato. Concetto che, tra l’altro, consideri per la prima volta anche tu, visto che normalmente agguanti vestiti a caso nell’armadio come se la tua mano fosse il braccio meccanico che pesca i peluche al Luna Park. Vestire la piccola Olivia, una bambolotta di 9 mesi, è molto semplice: non piange, non giudica, e soprattutto, non ti tira i pugni, ma con Giosuè, è tutta un’altra storia.
“No!” Esclama, quando gli mostri la camicia e il cravattino.
“No!” Urla quando gli vuoi infilare i pantaloni di cotone blu con il risvolto.
“No! No! Ho detto no!” Quando gli proponi una giacca elegante con la Pochette rosso mirtillo.
Sono le nove e mezza, noi tre siamo già vestiti da festa, mentre il piccolo Lord lamentoso, è ancora lì in mutande che gioca a nascondino tra i cuscini verde bosco del divano. Ha preso in ostaggio le chiavi della macchina e minaccia di lanciarle nel water se non lo vestiamo come dice lui.
“Io vuole Spider-Man!”
“Amore” Dice amorevolmente Alice. “Spider-Man non può venire al matrimonio, poi tutti le persone penserebbero che ci sono dei perfidi criminali tra gli invitati”.
“Non c’è cattivi a festa?” Chiede Giò prendendo in prestito la voce di un cartone animato.
“No, non ci sarà nessun cattivo, nessuno mostro e nessun alieno con l’intenzione di dominare la terra!”
Giosuè tira su con il naso e chiede, desolato: “No cattivi… No Spider-man?”
Non sappiamo bene come comportarci, ma inizia a diventare davvero tardi, il telefono con la sveglia che ha messo Alice mi vibra per la terza volta nella tasca della giacca.
Non sentendo arrivare una risposta, Giosuè fa la faccia di quello che ha in bocca un uovo marcio, e prima che una lacrima scenda, Alice tira fuori il coniglio dal cilindro.
“Facciamo una cosa Gioppy, visto che non si sa mai, portiamo anche l’Uomo Ragno alla festa…”
Gli occhi di Giò sui illuminano. “... però in missione segreta! Ti metti questi vestiti eleganti, così nessuno si accorge di chi sei veramente e… guarda qui…
abbiamo anche il papillon rosso di Spider-Man!”.
Gli occhi di Giò si spengono.
“No, no e no! Io vuole la maschera!”
“Lasciamogli mettere la maschera, poi se la toglierà” Dico sottovoce cercando di non farmi sentire.
Giò incrocia le braccia, la situazione si fa pesante, quando si mette così diventa inamovibile. “Io non toglie maschera. Io so’ Spider-Man. Io vuole non toglie maschera! Io veste come dice mamma, io con fiocco rosso, io con giacca ma io non toglie ‘a maschera!”.
Suona il citofono, i nostri amici ci stanno aspettando sotto casa per partire tutti insieme, e adesso è veramente tardissimo.
“Dai Giò, andiamo!” Dice Alice raccogliendo tutti i vestiti e infilandoli in una borsa.
“Io non vuole! Io vuole Spider-Man!”
Giosuè corre verso il bagno, si infila nella doccia e apre l’acqua. Alice grida “Noooo!”, Olivia scoppia in lacrime.
Vado al citofono e dico ai nostri amici di andare pure, che abbiamo avuto un piccolo inconveniente.
Alle tre di pomeriggio, con solo quattro ore di ritardo, facciamo il nostro ingresso alla festa. Fortunatamente sono solo al primo. Vorrei dire che potremmo passare inosservati, ma non è affatto così. Alice indossa una bellissima corona in plastica da principessa kitch, Io alla fine ho messo il mio kilt Scozzese
per essere più mascolino, Olly è una nuvoletta bianca irresistibile che farebbe girare la testa anche alle statue Moai dell’Isola di Pasqua, e Giosuè, avanza con un elegante completo da supereroe in missione, non proprio segretissima.
E viva gli Sposi!