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09 ottobre 2017
SCRITTO DA: Zelda was a writer
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famiglia
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Metropolis
Sin dalla notte dei tempi - e nonostante l’incredibile lista di fatiche e imprevisti che comportava - il viaggio ha sempre rappresentato per l’Uomo una necessità insopprimibile.
Oggi il mondo è decisamente più accessibile ma anche più oscuro e, in un certo senso, diviso. Si viaggia di più e con maggiore cognizione di causa ma le incognite dell’attuale situazione internazionale ci hanno reso più restii, timorosi, cauti.
Se ho deciso di aprire questa nuova serie di recensioni di libri per l’infanzia con "Metropolis" di Benoit Tardif è perché, sfogliandolo, ho provato quella travolgente sensazione di perdita e di arricchimento che solo i viaggi sanno regalare.
Una sensazione che vorrei augurare a ogni bambino, insieme all’entusiasmo che si prova quando, svuotati dei propri punti di riferimento, si è pronti per accogliere dentro di sé ispirazioni di vario colore e sapore, panorami mozzafiato, modi inediti e capovolti di guardare alla vita.
Saltellare gioiosamente per le vie del mondo, amandolo con tutta la passione e la fiducia di cui si è capaci… Può esistere un augurio migliore per una giovane vita?
Già dalla prima delle 32 città di Metropolis, vi ritroverete in un universo di colori accesi e coinvolgenti, con le sue peculiarità, i suoi monumenti, le sue irresistibili stranezze.
Le pagine di questo libro, dal tratto semplice e familiare, sapranno regalare lettori di ogni generazione (perché sì, cari genitori, piacerà tantissimo anche a voi!) una delle più grandi verità di sempre: non è tanto quello che già conosciamo a nutrirci e migliorarci ma ciò che di lontano e diverso deve ancora arrivare - o che noi dobbiamo ancora raggiungere.
“Metropolis”
di Benoit Tardif - per i più curiosi, il sito di Benoit è qui.
(Edizioni Clichy)